Il mondo visto con gli occhi di una donna. Sarebbe tutto così semplice se ...

Viva lo sballo!!

Settembre a Firenze, una delle città più romantiche d’Italia. Due giovani studentesse ventunenni, spensierate, decidono di passare la serata in discoteca, e come è d’obbligo, si fumano una canna e per dissetarsi non bevono coca-cola, ma qualcosa di più serio, per non passare per due scolarette ci vuole qualcosa all’altezza dei ventu’anni; un po’ di alcol!! Altrimenti come ci si può divertire? Cosa c’è di più bello dello sballo che ti da l’alcol? Quella sensazione di torpore e di annebbiamento del cervello, quando tutto intorno gira, e la percezione della realtà è alterata, ovvero non capisci più dove sei o cosa stai facendo perché hai deciso di scollarti dalla realtà…SUPER SBALLO! FANTASTICOOOO!

E’ il momento perfetto per fare qualcosa di estremamente stupido e pericoloso, così lo si può poi raccontare agli amici, magari documentato con qualche bel selfie!! Bisogna collezionare dei trofei! Che SBALLO! Altrimenti come ci si può divertire a ventun’anni? Se non fai vedere di essere disinibita, nessun ragazzo ti considera!! Che non sia mai!! Il messaggio che si trasmette, purtroppo, quando si è troppo disinibite e quello di essere disponibili. Perché altrimenti si berrebbe l’alcol? Per assaporare il gusto raffinato del Burbon invecchiato quarant’anni? Certo!!

E così, dopo aver schivato una rissa scoppiata in discoteca, si avviano verso casa, senza nemmeno riuscire a mettere un piede dinnanzi all’altro, tanto cosa potrebbe mai succedere?
Si potrebbe essere investite da un’auto mentre si cerca di fermare un taxi? No!
Si potrebbe essere scippate? No!
Si potrebbe cadere svenute sul marciapiede e battere la testa? No!
Si potrebbe essere picchiate e violentate da qualche male intenzionato? NO!!
Poi … tadan, ecco due cavalieri di bianco vestiti sui loro fidi destrieri che si offrono per riaccompagnare le due donzelle ubriache e smarrite, al loro alloggio. Due esponenti delle forze dell’ordine, quegli stessi uomini a cui ci si rivolge per sedare una rissa, o perché si ha bisogno di soccorso, che dovrebbero tutelare sempre la sicurezza dei cittadini, che però ahimè, sono uomini, con le loro debolezze che non riescono a vincere nemmeno vestendo un’uniforme!

L’occasione rende l’uomo ladro? Il più delle volte si! Già il fatto che un uomo violenti una donna è una cosa aberrante, il fatto che l’uomo vesta una divisa che significa onestà, rigore e sacrificio, abbia tradito e infamato questi valori, è ancora più grave!

L’uomo poi si giustifica dicendo che la ragazza era consenziente quindi non c’è stata violenza. Quindi alcol=divertimento, divertimento=sesso con chi capita, quindi alcol=sesso con chi ti capita. Questo è il ragionamento che ha fatto l’uomo sotto la divisa. Che sia chiaro, NON sto giustificando quel miserabile, ma purtroppo le nostre città sono diventate un ricettacolo di questi animali brutali e bavosi, sempre a caccia sia di giorno che di notte, sia in luoghi isolati che affollati, di donne.

Tutti i giorni siamo bombardati da notizie di stupri, come possiamo pensare di potercela schivare andando in giro ubriache per strada di notte?

Oltre alla droga l’alcol è l’unica cosa che ti permette di fare cose che da sobrio non faresti, e soprattutto, ti da la possibilità di giustificarti. “Poverina/o, era ubriaca/o! Non sapeva quello che faceva!!” Poi parlo con una mamma che mi dice che, purtroppo a quell’età è normale che i giovani si comportino così.

Rimango senza parole. Ma poi penso che la maggior età serva per fare le cose com maggior responsabilità, altrimenti si rimarrebbe bambini, e la responsabilità purtroppo implica l’accettazione delle conseguenza delle proprie azioni. Non si può fare le cose “da grandi” e non pagarne o accettarne le conseguenze.
A un bambino si danno due sculacciate (che tra l’altro non costumano più!) per fargli capire che non si gioca con il fuoco perché ci si fa male, ad un ventenne non puoi fare nulla se non fargli provare sulla propria pelle le conseguenze delle proprie azioni. E a volte fa molto ma molto male, mentre due sculacciate da piccolo fanno male subito, hanno un effetto immediato, poi si dimenticano ma l’insegnamento rimane.

Io credo che le due studentesse se la siano cercata. E’ come se si fossero messe un cartello dietro la schiena con scritto:”Fate di noi quello che volete, tanto siamo ubriache!”

I due carabinieri dovrebbero essere radiati dal corpo militare e spediti a lavorare in miniera, le due ragazze, purtroppo, la propria punizione l’hanno già ricevuta!!

E’ vero che ognuno è libero di ubriacarsi dove e quando vuole, ma è anche vero che chiunque è libero, purtroppo, di rubare, picchiare, scippare e violentare quando gli pare. In questa situazione di fatto o si gira armati di spray al peperoncino o si cerca di evitare quelle situazioni potenzialmente pericolose, anche se questo è un limite alla propria libertà. E la questione non è l’immigrato che per sbarcare il lunario si abbandona alla violenza, ma è l’uomo in generale, che non si sa per quale motivo si sente autorizzato a violentare la donna, partendo dalla moglie, passando alle figlie e poi a quelle povere sventurate che incontra per caso sulla sua strada.

Forse, visto che nè la famiglia, nè la società riescono ad educare gli uomini, bisognerebbe usare la chimica. Un vaccino, per esempio, che inibisca la libido e di conseguenza l’aggressività, da somministrare a tutti gli uomini quando raggiungono la pubertà, con impianto di microchip per la geolocalizzazione e la rilevazione della variazione dei valori chimici nel sangue, con eventuali richiami durante la propria vita.

 

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